Ingredienti e dosi per 10 piccoli panini
450 g di farina Arifa o "0"
1 uovo
125 ml di latte
20 g di lievito madre attivo (Ruggieri)
1 cucchiaio di malto
60 ml di olio d'oliva
1 cucchiaino di sale
1 albume
Nella ciotola dell'impastatrice versate la farina setacciata e l'olio d'oliva e l'uovo.
Unite a filo il latte nel quale avrete fatto sciogliere il lievito e il malto.
Lavorate sino a incordatura, quindi unite il sale.
Formate una palla quindi lasciate riposare 30 minuti. Lavorate brevemente il composto, quindi lasciate riposare nuovamente per 30 minuti.
Su di una spianatoia infarinata formate 10 porzioni (da 70 g circa l'una)
Fate riposare altri 15 minuti.
Incidete a croce la parte superiore dei panini e spennellate con l'albume.
Infornate in forno preriscaldato a 200°C per 25-30 minuti circa.
Sfornate, lasciate raffreddare su una gratella e servite.
Un must della cucina invernale che certamente sarà per voi trito e ritrito.
Ma che delizia.
A me ricorda la mia infanzia, in particolare la merenda del pomeriggio, a casa della mia nonna.
Tavolino bianco, piattino rosso, rigorosamente in plastica dura, compagno di mille pasti e battaglie....e spesso, puntualmente, nel primo pomeriggio, orario di bim bum bam insomma, la nonna era solita chiedermi: " insalatina di arance amore?" ah io ci sguazzavo alla grande..forse vi meraviglierà perchè di solito certi sapori impari ad apprezzarli con l'età e in effetti l'arancia col salino a un bambino può effettivamente fare schifo.
Ma io adoravo quel pizzico di sale con il dolce e l'aspro dell'arancia..ma la cosa davvero sensazionale era l'olio d'oliva, caldo, untuoso, profumato che ti portava il sale alla bocca e ti faceva fare quell'espressione tipica di quando si mangia qualcosa di agro.
Insomma era il delirio, a me piaceva da matti. (incluso il pezzetto di pane con cui facevo scarpetta del sughino..)
La mia insalata è uguale, anzi no quella di nonna era il top. Ho solo aggiunto briciole di pane tostato in olio extravergine d'oliva.
Vi occorrono
Finocchi (meglio le femminucce, sono più dolci)
Arance (da pelare a vivo)
Olio e sale (da emulsionare)
Fiocchi di sale
Briciole di pane
Pepe
Affettate sottilmente i finocchi, pelate le arance a vivo. Conditele con l'emulsione di olio extravergine e sale.
Completate con delle briciole appena saltate in padella per renderle croccanti con un filo d'olio d'oliva.
Unite infine dei fiocchi di sale.
Semplici ma golosissimi! Nient'altro che un sottilissimo cookie, che altro non è che la versione italiana delle tuiles o tegoline francesi, la lingua di gatto, farcita, nel mio caso con una golosa chantilly al cioccolato.
La ricetta è una rivisitazione della Pepperidge Farm, che propone infatti il biscotto milano.
Per il biscotto
100 g di buon burro
100 g di zucchero a velo
150 g di farina
4 albumi d'uovo
1/2 bacca di vaniglia
Per la chantilly al cioccolato
150 g di cioccolato al 70% di cacao
150 g di panna fresca
Preriscaldate il forno a 200°C.
Lavorate il burro con lo zucchero sino ad ottenere una crema, unite la polpa della bacca di vaniglia, la farina setacciata aiutandovi con gli albumi.
Mettete il composto all'interno di una sacca da pasticceria con bocchetta liscia (12) e distribuite una striscia di composto su una teglia rivestita di carta da forno.
Fate cuocere per 10-15 minuti circa, saranno cotti quando i bordi saranno ben colorati.
Per la chantilly al cioccolato
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, a parte montate la panna fresca, se desiderate zuccherandola.
Quando il cioccolato sarà sciolto, unitevi un poco di panna montata per stemperarlo.
Essendo la panna ben fredda esso "tirerà " quindi con l'aiuto di una spatola dura incorporate il resto della panna e se necessario aiutatevi con una frusta a mano.
Il risultato non sarà "montato" anche perché col lavoro applicato con la frusta la panna tende a smontare, ma risulterà comunque spumoso, soffice e lucidissimo.
Ricetta tratta dal libro Plaisirs Sucrés di Pierre Hermé e liberamente interpretata.
"Sur une base tendre de biscuit brownie americain, truffée d'eclats de noix de pécan, une creme molleuse et glacée, recouverte d'une fine croûte d'un glaçage fondant...un grand gateau au chocolat, à déguster très froid".
Servono altre parole?
La veille préparer le brownie et la crème au chocolat
Pour le biscuit brownie (ricetta rigorosamente in francese)
70 g de chocolat noir à 70%
115 g de beurre fondu refroidi
2 oeufs entiers
100 g de sucre semoule
60 g de farine
50 g de noisettes
100 g de noix de pécan
Pour la crème au chocolat :
16 cl de lait
16 cl de crème liquide
2 jaunes d’oeufs
50 g de sucre semoule
125 g de chocolat noir
2 g d’agar-agar
Pour le glaçage
230 g de chocolat noir à 66% de cacao
12,5 cl de crème épaisse
8 cl de crème liquide
20 g de beurre
90 g de sucre semoule
25 cl d'eau
Préchauffer votre four à 170°.
Dans une casserole, faire fondre le beurre et laisser refroidir.
Faire fondre le chocolat au bain-marie.
Dans un saladier, fouetter les oeufs et le sucre semoule. Ajouter le beurre et le chocolat, bien mélanger. Incorporer ensuite la farine, les noisettes et les amandes.
Verser le tout dans un moule en silicone de 24 cm de diamètre. Enfourner 8 min.
Laisser refroidir.
Pendant ce temps, faire fondre le chocolat au bain-marie. Réserver.
Chauffer le lait et la crème avec l’agar-agar sans cesser de remuer jusqu’à légère ébullition.
Dans un saladier, fouetter les jaunes d’oeufs et le sucre semoule. Ajouter le lait et la crème, bien mélanger puis remettre le tout dans la casserole et faire chauffer comme une crème anglaise. Hors du feu, ajouter le chocolat. Mélanger.
Placer un cercle à entremets sur un plat, le chemiser de rhodoïd. Placer au fond le biscuit et y verser la crème. Mettre au réfrigérateur pour le nuit.
3h avant de servir préparer le glaçage.
Porter la crème et le miel à ébullition. Verser le mélange sur le chocolat que vous aurez mis dans un bol, bien remuer. Ajouter le beurre.
Décercler l’entremets et le poser sur une grille. Verser dessus le glacage, lisser avec une spatule. Remettre au réfrigérateur minimum 2 heures.
Il consiglio del maestro è quello di accompagnare il dolce con una crema inglese profumata alla vaniglia o al cardamomo.
Ho personalmente deciso di decorare la torta sempre con una ricetta di Pierre Hermé, le tuiles à l'orange.
Per farle vi occorrono
1 cl di succo d'arancia
lo zeste grattugiato di 1/2 arancia
50 g di zucchero a velo
15 g di farina
40 g di burro fuso
qualche fiocco di sale
Amalgamate tutti gli ingredienti sino ad ottenere un composto morbido.
Disponete uno strato sottile (seguendo la vostra fantasia) di questo composto su un foglio di Silpat.
Fate cuocere a 150°C per 15-18 minuti.
E così. dopo mille tentativi, (e mille ricerche) ho finalmente trovato le sfoglie di pasta già pronte per gli involtini primavera.
Lo so, sembra brutto da dire, l'ideale sarebbe stato farle a casa, ma anche no.
Insomma diciamo che sarei disposta a farlo solo nel caso in cui qualcuno, (e per qualcuno intendo una persona che l'abbia già fatta e che sappia farla bene) mi spiegasse passo passo preparazione, tecnica e grammatura.
Ora, dal momento che non conosco questa persona, supero lo scoglio e vado avanti.
In sostanza avevo proprio voglia dell'originale (parlo ovviamente della pasta, anche perchè per quanto mi risulta una versione ufficiale proprio non esiste dal momento che di cinese, questo piatto ha ben poco).
Così mi sono dedicata al ripieno, fatto a modo mio per fare del famigerato spring roll un piatto unico.
Ah, dimenticavo, anche la salsina agrodolce è fatta in casa, vi meravigliarete nel sapere quanto è facile prepararla, e soprattutto scoprirete quanto è buona e veloce farla a casa!
Per 25 involtini
Vi occorrono 25 fogli di pasta per involtino primavera (per chi fosse di Cagliari e dintorni, Suq, quartiere di Marina)
1/4 di cavolo cinese o tipo crauti
125 g di carote
4 cipollotti freschi
370 g di carne macinata mista
Olio di semi di girasole
salsa di soia
1 cucchiaino di salsa Worchesteshire
aceto di mele q.b
sale e pepe q.b
Lavate accuratamente e affettate tutte le verdure.
Tagliate le estremità del cipollotto e incidetelo per il lungo in modo da eliminare le due foglie più esterne.
Affettatelo a losanghe.
Affettate il cavolo a julienne, pelate le carote e ottenete delle lunghe strisce col pelapatate.
Tritatele ulteriormente al coltello.
In una padella fate scaldare un filo d'olio di semi, unite una manciata di cipollotti dal totale già tagliato e unite la carne.
Fatela rosolare, salate, pepate e insaporite con la salsa worchestershire.
In un'altra padella fate cominciare ad appassire il cavolo, sempre con fondo d'olio di semi, salate appena con moderazione.
Unite qualche goccia d'aceto, mi raccomando sempre con attenzione.
Quando ben appassito unite le carote e date loro il tempo di ammorbidirsi.
Unite ora qualche goccia di salsa di soia. Controllate di sale.
Aggiungete infine il cipollotto. Fate stufare il tutto e controllate a questo punto i sapori, se vi sembra manchi di sale potete correggere anche con la salsa di soia, per dare una punta d'acidità unite un poco d'aceto.
Mettete insieme quindi la carne con le verdure, amalgamate e mettete da parte.
Formate ora gli involtini.
Ho trovato un'immagine simpatica su come arrotolare gli involtini sul sito del Cavoletto.
Per la salsa agrodolce:
5 cucchiai d'acqua
1/2 cucchiaio di maizena (o amido di riso)
2 cucchiai rasi di zucchero semolato
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaio di ketchup (no piccante l'Heinz è ottimo)
Fate sciogliere la maizena nei 5 cucchiai di acqua fredda.
In un pentolino fate sciogliere l'aceto con lo zucchero a fiamma bassa.
Unite la maizena disciolta nell'acqua, e il ketchup.
Mescolate sino a che non si addenserà .
Fate raffreddare e servite con gli involtini.
Potete scegliere di servire gli involtini con del riso Basmati per rendere il piatto davvero un'unica portata.
Basterà cuocerlo in acqua, durante il pasto si insaporirà con la salsa agrodolce e con il ripieno degli involtini, tenendo inoltre in conto che il riso Basmati è già ben profumato e aromatico di suo.
Ovvero, quando Montersino e Santin si incontrano :)
Da due ricette di due grandi maestri per me esempio, e ispirazione.
Frollini al caramello di Luca Montesino
(ho variato solo il tipo di zucchero, non ho utilizzato un Muscovado ma un Cassonade più chiaro, perchè non li volevo scurissimi, e li ho fatti tipo galette, più sottili e friabili rispetto agli originali.
Ingredienti: Frollini al caramello Muscovado
Dose per 70/80 biscottini circa:
180 g di zucchero di canna grezzo (io Cassonade)
50 g di panna fresca
350 g di buon burro
50 g di zucchero di canna grezzo
550 g di farina 180 w (db)
Caramellate a secco lo zucchero ben caldo semolato. Questa operazione consiste nel mettere poco zucchero in pentolino, e quando questo si è caramellato, si aggiunge poco per volta, altro zucchero, poi quando anche quest'ultimo si è caramellato se ne aggiunge altro e così via fino a terminare lo zucchero.
Decuocete con la panna bollente poi aggiungete il burro a pezzetti continuando a girare con la frusta. Raffreddate il caramello così ottenuto ed unite la farina e l'altra parte di zucchero di canna.
Stendete il composto in una teglia e mettere in frigo per mezza giornata.
Trascorso questo tempo, stendete la pasta con il mattarello e con un coppapasta del diametro di 5 cm (anche a fiorellino se volete) ricavate dei biscottini.
Disponeteli su una teglia coperta con carta da forno, a questo punto è previsto spolverare la superficie con altro zucchero di canna (io non l'ho fatto) e cuocete a 180 C° per circa 12-13 minuti.
Per la Namelaka al cioccolato bianco, da una ricetta di Maurizio Santin
300 g di latte fresco
15 g di glucosio (io l'ho usato disidratato)
5 g di gelatina
600 g di panna fresca
Fate bollire il latte con il glucosio, aggiungete la gelatina ammorbidita in acqua fredda e versate direttamente sul cioccolato che avrete precedentemente spezzettato, emulsionate con una spatola alvorando dal centro verso l'esterno e incorporate la panna liquida fredda. Conservate in frigorifero per almeno 10-12 ore.
Potete prepararla la notte per l'indomani. Potete usare anche il sifone.
Il giorno dopo, montate in planetaria o con le fruste elettriche.
Farcite i biscottini, e servite.
Buona Domenica a tutti!
E per concludere il carnevale in dolcezza... un bocconcino semplice, che quasi si scioglie in bocca.
Sarò breve, rapida.
La ricetta per la pate a choux la trovate qui .
La ricetta della crema pasticcera invece qui, tenete in considerazione che ci va l'aggiunta della polpa del baccello di vaniglia.
Per la glassa, montate 10 g di albume d'uovo con 50 g di zucchero a velo.
Amalgamate bene e decorate con questa la sommità dei bignè.
Sono stra felice di aver provato questa ricetta...e per questo, devo ringraziare Alessandra (Mamma Papera's blog) ricetta, che inoltre trovate anche sul numero di Febbraio di "A Tavola".
Mai mangiati dei bomboloni così. Soffici nuvolette..sembra che nell'olio si siano bagnate appena.
E il latte di soia? Come consigliato dalla Ale..li rende quasi evanescenti..se li proverete noterete sicuramente la differenza con quelli realizzati invece con il latte animale.
Li ho farciti con la crema pasticcera alla panna di Paoletta (ormai uso solo quella quando si tratta di bomboloni o croissants).
Avrei voluto farvi vedere anche quella ma i bomboloni erano per una consegna per cui ho potuto "maltrattarli" per lo still life il meno possibile, facendo soprattutto in fretta.
Ma di certo l'avete già vista. E assaggiata, pure.
A voi la ricetta
500 g di farina "0"
60 g di burro morbido
40 g di zucchero semolato (secondo me potete aumentare la dose di zucchero dice Ale, io ne ho messi 70g)
2 uova da 60 g (pesate con guscio)
7 g di sale
15 g di lievito di birra fresco
150 g di latte di soia
100 g di acqua
1 cucchiaino di miele
1 bacca di vaniglia bourbon
1 lt di olio di semi di girasole (o arachide che ha un buon punto di fumo ma poco consigliato per la frittura dolce)
Per la crema pasticcera alla panna
400 ml di panna fresca
600 ml di latte fresco
1 baccello di vaniglia
4 uova intere
80 gr. di farina
300 gr. di zucchero
1 pizzico di sale
Preparazione
Sciogliete il lievito nella miscela di acqua, latte di soia (non devono essere freddi mi raccomando) e miele e amalgamate con la farina (tenete da parte tre cucchiai di farina), nella ciotola della planetaria usando la foglia a k.
In una ciotola sbattete leggermente le uova con una forchetta e appena l’impasto si sarà amalgamato bene iniziate ad inserirlo lentamente in questo modo, un po' di uovo, metà zucchero e un cucchiaio di farina, un po' di uovo il restante dello zucchero e un cucchiaio di farina, un po' di uovo e il sale e un cucchiaio di farina, mi raccomando, attendete che l’uovo sia del tutto assorbito prima di aggiungerne ancora, aggiungete anche i semini di una bacca di vaniglia.
Sostituite la foglia con il gancio, fate prendere elasticità all’impasto, aggiungete il burro a piccoli e sottili pezzettini e fate incordare ci vorranno circa 25 minuti, alla fine l’impasto si presenta bello elastico, liscio e lucido.
Versate l’impasto su una spianatoia infarinata, formate una palla, mettete in una ciotola infarinata coperto con pellicola e lasciato riposare fino al raddoppio.
Riprendete la pasta versate sul piano di lavoro infarinato e con il mattarello stendetela con molta delicatezza allo spessore di un cm.
E’ importante essere delicate in questa fase: se facciamo troppa pressione col matterello rischiamo di fermare il processo fermentativo che era in atto.
Con un tagliapasta di acciaio grande di circa 7 cm di diametro, ritagliamo dei cerchi, che appoggerete su un vassoio o una teglia spolverizzati di farina.
La pasta avanzata va rimpastata delicatamente, fatta riposare per mezz’ora e poi può essere lavorata di nuovo.
Coprite con pellicola e lasciate riposare fino al raddoppio. (1h e 1/2-2 se il luogo è caldo)
Friggete in abbondante olio fondo, che deve essere ben caldo, ma non bollente (170°C) per evitare che coloriscano troppo.
Lasciate gonfiare il lato a contatto con l’olio ed appena diventa dorato rigiratelo con una forchetta.
Scolateli dall’olio con una schiumarola e finché sono ancora caldi rigirateli nello zucchero semolato.
Lasciateli intiepidire, quindi farcite con la crema con l'aiuto di un sà c a poche.
Preparate la crema (potete farlo anche durante la lievitazione dei bomboloni)
Mettete in un pentolino il latte, la panna e il baccello di vaniglia aperto e portate quasi a bollore.
Nel frattempo in un altro pentolino sbattete bene le uova con lo zucchero e il pizzico di sale.
Aggiungete la farina setacciata e mescolate ancora un po', poi aggiungete il latte tutto in un colpo versandolo da un passino a maglie fitte.
Mettete a fuoco bassissimo mescolando sempre con una frusta a mano. Spegnete quando la crema si sarà addensata bene.
Una soffice brioche..ma a forma di torta, una soffice focaccia dolce con pere e cioccolato...
Per uno stampo di 20 cm di diametro
Per la pasta brioche
200 g farina 0
20 g di latte fresco
7 g di lievito di birra
50 g di zucchero semolato
100 g di burro
1 uovo
3 tuorli
1 pizzico di slae
la polpa di mezza bacca di vaniglia
100 g di cioccolato in gocce
3 pere tipo "Conference" non troppo mature
Alla sera, setacciate la farina.
Fate sciogliere il lievito nel latte a temperatura ambiente, aggiungete un cucchiaino di zucchero.
Dalla farina totale prelevate 4 cucchiaiate colme di farina e unitele al latte, mescolate e formate un panetto, incidetelo a croce, copritelo con pellicola, e lasciatelo a raddoppiare di volume in un luogo tiepido ( ci vorrà mezz'ora circa).
Nella ciotola dell’impastatrice utilizzando il gancio, mescolate la farina rimasta con lo zucchero, il sale e la vaniglia.
Unite le uova intere e i tuorli.
Fate lavorare per un minuto, quindi, unite il panetto lievitato.
Quando si sarà ben incorporato aggiungete il burro morbido.
Fate incordare così a media velocità per circa 20-25 minuti.
L'impasto dovrà diventare elastico dovrà staccarsi dalle pareti della ciotola ed essere lucido.
Copritelo con la carta pellicola, avvolgete con un canovaccio pulito e tenete in forno con lucina accesa per circa 2 ore.
Riprendete a questo punto l'impasto e lavoratelo per un paio di minuti in modo da sgonfiarlo.
Riponetelo in una ciotola infarinata, copritelo con la carta pellicola e tenete in frigo tutta la notte.
Al mattino:
Prendete la pasta dalla ciotola, mettetela sul piano da lavoro leggermente infarinato, e stendetelo delicatamente in modo da ottenere un disco di pasta.
Lavorate a mano a questo punto l'impasto unendo le gocce di cioccolato.
Tagliate anche le pere una parte a tocchetti e una parte in quarti che andrete a disporre sulla sommità della brioche.
Lasciate lievitare per un’ora.
Quando la torta-brioche sarà ben lievitata pennellatela con un tuorlo e il suo stesso peso in panna fresca.
Completate con qualche altra goccia di cioccolata e dello zucchero (specialmente sopra le pere) e fate cuocere in forno preriscaldato a 200°C statico per 20-25 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare, servite tiepido.
Cara Marina, io, nei tuoi profili ci rientro in pieno..in tutti e tre ;)
Amo il gusto dell'arancia e tra le caramelle scelgo sempre quella dal colore arancione (anche se ammetto che spesso delude). A proposito, ma che fine hanno fatto gli spicchi Perugina? Adoro le scorze di arancia candite, e, come già ti ho detto, quale momento migliore di questo per fare dolci da credenza?
Grazie per la condivisione..anche perché il libro di Donna Hay non lo trovo... :)
Andate a sbirciare la ricetta nel blog della Marina !
2 arance intere bio non trattate
225 g di farina 00 (io farina Arifa)
170 g di burro
260 g di zucchero (originale 330 g) (io 230 perchè ho optato per una copertura con glassa)
3 uova fresche (allevate a terra perchè no..)
100 g di farina di mandorle
6 g di lievito per dolci
Mettete le arance in una pentola, coperte con acqua e portate a bollore.
Lasciate bollire per 30 minuti a fuoco basso.
Trascorso il tempo toglietele dall’acqua e lasciatele raffreddare (ci vorrà un’oretta circa).
Una volta raffreddate tagliatele a pezzi e, usando un mixer riducetele in purea fine.
Nella ciotola della planetaria inserite la purea di arance, il burro morbido, lo zucchero e una alla volta le uova usando la frusta K a velocità minima (altrimenti usare le fruste e una ciotola).
Aggiungete la farina setacciata con il lievito e la farina di mandorle.
Montate per 5 minuti.
Versate il composto in uno stampo da 24 centimetri, imburrato e infarinato (lo stampo adatto è quello da kouglof ma va bene anche uno stampo liscio che deve essere alto almeno 12 centimetri).
Infornate a 160° per un’ora. Una volta cotto lasciatelo riposare per 10 minuti e poi sformate.
Una volta fredda versare sopra la torta la glassa ottenuta con un albume e 100 g di zucchero a velo.
Eccola qui..terza e ultima proposta con la ricotta come ingrediente conduttore.
Cannelloni. Semplici, veloci, gustosi.
La ricetta è velocissima, vi occorre della pasta all'uovo (tipo lasagna) oppure anche fresca va benissimo, della ricotta di pecora fresca e degli spinaci.
Io ho utilizzato 350 g di ricotta e 350 g di spinaci, sbollentati e tritati al coltello.
La mia versione è piuttosto light nel senso che non sono solita aggiungere uova a questo composto, ma solamente una spolverata di grana padano grattugiato, noce moscata e sale.
Il tutto viene ricoperto con della salsa besciamella, (e il light a questo punto va a farsi benedire) ma non tantissima, qualche ciuffetto qua e là .. :) per la ricetta vedete qui.
Se utilizzate le sfoglie di pasta all'uovo già pronte sarà necessario procedere con una prima cottura, (3-4 minuti circa) sino a che si sarà ammorbidita in modo che risulterà più semplice arrotolarla.
Disponete la farcia di ricotta e spinaci sul lato corto del rettangolo di pasta più vicino a voi e arrotolate il cannellone.
Oliate una pirofila da forno e disponete sopra i cannelloni che avrete ottenuto.
Versate un filo d'olio, quindi la besciamella e nuovamente del grana grattugiato.
Fate cuocere una ventina di minuti circa a 190-200° sino a che la besciamella non comincerà a colorarsi.
Servite ben caldi.
Come accennatovi nel post precedente, la ricetta di una torta sofficissima, per questa delizia, ringraziamo Stefania di Profumi&Sapori, la ricetta l'ho presa in prestito ed è da 100 e lode!
FACILE! :)
3 uova da allevamento a terra
200 zucchero semolato
350 ricotta di pecora fresca
120 burro fuso
250 farina di tipo "0"
1 bustina di lievito per dolci non vanigliato
50 g gocce di cioccolato
zucchero a velo per decorare
Preriscaldate il forno a 180°C.
Ungete e infarinate uno stampo del diametro di 22-24 cm (io 18).
Montate la ricotta con lo zucchero, poi aggiungete le uova una alla volta e il burro fuso lasciato raffreddare. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e mescolate delicatamente, quindi unite le gocce di cioccolato. Versate il composto nello stampo e fate cuocere a 180° per 50 minuti circa. (1h e 30 se cuocete in stampo da 18 cm).